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  1. Introduzione

 La Rivista Diritto e clima è una Rivista giuridica quadrimestrale telematica e open access. I fascicoli della Rivista sono pubblicati tre volte l’anno: fine marzo (scadenza invio contributi: 15 febbraio), fine luglio (scadenza invio contributi: 15 giugno) e fine novembre (scadenza invio contributi: 15 ottobre).

Gli autori che desiderano sottoporre i loro contributi per la pubblicazione sono tenuti al rispetto dei criteri redazionali contenuti nel presente documento e all’osservanza del codice etico e del regolamento della Rivista pubblicati sul sito “www.dirittoeclima.it”.

I criteri redazionali di seguito esposti sono necessari al fine di garantire l’uniformità dei contributi.

Le proposte di pubblicazione sono sottoposte a referaggio se:

  • coerenti con le tematiche oggetto della Rivista;
  • conformi ai criteri redazionali, ai principi etici e al regolamento della Rivista;
  • pervenute all’indirizzo: redazione@dirittoeclima.it.

 

  1. Criteri di carattere generale

Il titolo di ciascun articolo non deve superare, possibilmente, le dieci parole.

Il nome è inserito sia prima del titolo (maiuscoletto, grandezza 14 pt., al centro, seguito da uno spazio, spaziatura 6 pt.) sia in calce al contributo (quest’ultimo insieme alla qualifica accademica o professionale dell’autore: una sola qualifica, con preferenza per quella accademica, se posseduta).

Nel testo non vanno inserite parti in grassetto.

Tra l’intestazione e il sommario devono essere inseriti due spazi con dimensione 12 pt., interlinea singola, spaziatura dopo 6 pt.

Tra il sommario e il titolo del primo paragrafo devono essere inseriti due spazi con dimensione 12 pt., interlinea singola, spaziatura dopo 6 pt.

Tra il titolo di ogni paragrafo e il testo dello stesso deve essere inserito uno spazio.

Tra la fine del testo di ogni paragrafo e il titolo del successivo deve essere inserito uno spazio.

Nel testo non devono essere inserite interruzioni di pagina o di sezione.

Nel testo non deve essere inserita la modalità “revisione” o “commenti”.

Ogni contributo redatto in lingua italiana deve essere corredato da un abstract redatto in lingua italiana e in lingua inglese di non più di 5 righe. Nei contributi redatti in lingue straniere l’abstract deve essere redatto nella lingua in cui è scritto il contributo e nella lingua inglese.  

I contributi devono essere inviati in formati editabili (non è ammesso il formato pdf).

Per gli accenti delle lettere maiuscole o minuscole non deve mai essere utilizzato l’apostrofo.

Per ogni contributo va indicata la tipologia scientifica (saggio, articolo o nota a sentenza). In base ad essa, l’autore deve, possibilmente, rispettare i seguenti limiti dimensionali (fatti salvi i casi espressamente giustificati dall’Autore con idonea motivazione e autorizzati dal Comitato di Redazione):

  • Articoli e note a sentenza compresi tra i 25000 e i 50000 caratteri (spazi e note inclusi);
  • Saggi compresi tra i 50000 e i 75000 caratteri (spazi e note inclusi).

 

3. Formattazione del testo

Il tipo di carattere utilizzato è «Simoncini Garamond Std»; lo stile, la dimensione, l’allineamento, l’interlinea e la spaziatura devono rispettare le indicazioni di seguito riportate: 

Titolo del contributo:

  • stile: maiuscoletto;
  • dimensione: carattere 18 pt.;
  • allineamento: al centro (nessun rientro);
  • spaziatura: dopo 6 pt.;
  • interlinea: singola. 

Sommario: ogni contributo deve presentare un Sommario (in maiuscoletto). Nel sommario sono riportati i titoli dei paragrafi preceduti da numerazione araba sequenziale (es. 1, 2, 3, etc.) e se ritenuto anche da sottoparagrafi (es. 1, 2, 2.1, 2.2, 2.3, 3, etc); tra ogni numero di paragrafo o di sottoparagrafo è inserito un trattino ( ― ) preceduto e seguito da uno spazio:

  • stile: normale;
  • dimensione: carattere 10 pt.;
  • allineamento: giustificato con rientro speciale sporgente (rientro 0,5 cm);
  • spaziatura: dopo 6 pt.;
  • interlinea: singola. 

Titoletti dei paragrafi e dei sottoparagrafi: ogni paragrafo o sottoparagrafo ha un titoletto che segue una numerazione crescente (es. 1. , 2. , 3.) che deve corrispondere a quella riportata nel sommario.

  • stile: corsivo;
  • dimensione: carattere 12 pt.;
  • allineamento: giustificato (nessun rientro);
  • spaziatura: dopo 5 pt.;
  • interlinea: singola. 

Corpo del testo:

  • stile: normale;
  • dimensione: carattere 12 pt.;
  • allineamento: giustificato con rientro speciale prima riga (rientro 0,5 cm);
  • spaziatura: dopo 5 pt.;
  • interlinea: singola.

Abstract: tra la fine del testo e l’abstract inserire *** (al centro, carattere 12 pt.):

  • stile: normale;
  • dimensione: carattere 11 pt.;
  • allineamento: giustificato (nessun rientro);
  • spaziatura: dopo 5 pt.;
  • interlinea: singola.

Nome e cognome dell’autore:

  • stile: corsivo;
  • dimensione: carattere 11 pt.;
  • allineamento: giustificato (nessun rientro);
  • spaziatura: dopo 5 pt.;
  • interlinea: singola.

 Qualifica dell’autore e contatto mail: inserire tra la qualifica e il contatto mail un – con uno spazio prima e dopo:

  • stile: normale;
  • dimensione: carattere 11 pt.;
  • allineamento: giustificato (nessun rientro);
  • spaziatura: dopo 5 pt.;
  • interlinea: singola.

 

3.1. Esempio del contributo formattato


ENZO DI SALVATORE

L’ EVOLUZIONE DEI FINI E DEI COMPITI DELLO STATO E IL DOVERE DI PROTEZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI

Sommario: 1. Lo scopo, i fini e i compiti dello Stato: precisazioni concettuali. – 2. I fini e i compiti dello Stato liberale. – 3. I fini e i compiti dello Stato fascista. – 4. I fini e i compiti dello Stato costituzionale contemporaneo. – 4.1. La tutela dei diritti fondamentali: i diritti di libertà e i diritti sociali. – 4.2. L’efficacia dei diritti fondamentali e il dovere di protezione da parte dello Stato. – 4.3. Il dovere di protezione dei diritti quale esercizio di un compito in attuazione dei fini dello Stato. – 4.4. I fini e i compiti dello Stato e il bilanciamento in funzione della protezione del sistema dei diritti. – 5. I fini e i compiti dello Stato in transizione.

  1. Lo scopo, i fini e i compiti dello Stato: precisazioni concettuali

L’espressione fini dello Stato non può essere confusa con quella di scopo (o scopi) dello Stato e non coincide neppure con quella relativa alla cerchia dei suoi compiti. Storicamente, lo Stato nasce o si trasforma per il raggiungimento degli scopi più disparati: la pace interna ed esterna; il benessere generale; la libertà; la sicurezza; l’autodeterminazione democratica; la giustizia…

  1. Titolo paragrafo

***

 Abstract

Ita

Scopi, fini e compiti dello Stato sono posti a base della sua stessa esistenza e il modo con il quale essi interagiscono dipende dalla forma assunta dallo Stato nel tempo. Il lavoro si sofferma, in particolar modo, sui fini e sui compiti dello Stato costituzionale contemporaneo: diversamente da quanto accadeva in passato, il sistema costituzionale risulta ora organizzato intorno alla persona umana e alla sua dignità, dimodoché i fini dello Stato trovano legittimazione nella prevalenza che la Costituzione accorda alla persona rispetto al potere pubblico…

Parole chiave:

En

The purposes, ends and tasks of the State are the basis of its very existence and the way they interact depends on the form the State has taken over time. In particular, the essay focuses on the purposes and tasks of the contemporary constitutional State: unlike in the past, the constitutional system is now organized around the human person and his dignity…

Keywords:

***

Enzo Di Salvatore, Professore ordinario di Diritto costituzionale e pubblico presso l’Università degli studi di Teramo – edisalvatore@unite.it

  1. Note

Nei testi devono essere presenti solamente note a piè di pagina.

Il tipo di carattere (font) utilizzato per le note è “Simoncini Garamond Std”, 10 pt., interlinea singola, giustificato.

  • stile: normale;
  • dimensione: carattere 10 pt.;
  • allineamento: giustificato con rientro speciale prima riga (rientro 0,5 cm);
  • interlinea: singola. 
  1. Citazioni

Le citazioni di libri, volumi e articoli devono attenersi al seguente modello:

  • Libri: Cognome, Titolo del libro, Città, Anno, p. 20 (o pp. 18-22 o pp. 23 ss.)
  • Capitoli di libro: Cognome, Titolo del capitolo, in N. Cognome (a cura di), Titolo del libro, Città, Anno, p. 20 (o pp. 18-22)
  • Articolo su rivista: Cognome, Titolo dell’articolo, in Nome della Rivista, n. 1, 2019, p. 20 (o pp. 18-22 o pp. 34 ss.)

Se un’opera è citata più volte, per le citazioni successive alla prima dovrà essere indicato l’inizio del titolo abbreviato in corsivo seguito da cit. (normale) e il numero della/delle pagine, ad esempio:

  • Isensee, Subsidiaritätprinzip, cit., p. 10.

Se alla stessa opera si fa riferimento in una nota successiva si userà “op. cit.” con l’indicazione della pagina; ad esempio:

  • Rossi, Manuale, op. cit., p. 50

Se in due note immediatamente successive (oppure consecutive) si fa riferimento alla medesima opera del medesimo autore si usa Ivi, con l’indicazione della pagina, ad esempio:

  • Ivi, 29

Se in due note immediatamente successive (oppure consecutive) si fa riferimento alla medesima opera del medesimo autore e alla medesima pagina, si usa Ibidem.

I rinvii interni a capitoli, paragrafi, pagine, note ecc. saranno introdotti da supra (corsivo) nel caso in cui si rimandi a un luogo che preceda, o da infra (corsivo), nel caso in cui il luogo si trovi, invece, più avanti nell’articolo.

Per la citazione di pagine web, è preferibile non inserire l’URL completo, bensì la sola indicazione del sito web che ospita l’articolo, ad esempio:

  • Losurdo, Maastricht. Dalla fine della storia all’economia di guerra, in www.fuoricollana.it, 13 novembre 2022

Attenzione:

− Non lasciare il link attivo: si deve rimuovere il collegamento (tasto destro mouse e clicca su

rimuovi collegamento ipertestuale).

− non indicare https://

− non mettere il link per esteso: non è cliccabile, nessuno lo copia, cambia spesso, è più veloce cercare il contributo su Google.

 Esempi di citazioni

  1. S. Giannini, Il pubblico potere. Stati e amministrazioni pubbliche, Bologna, 1986, p. 32.
  2. Crisafulli, Le norme programmatiche della Costituzione, in Id., La Costituzione e le sue disposizioni di principio, Milano, 1952, pp. 51 ss.
  3. D’Atena, Tensioni e sfide della democrazia, in Rivista AIC, n. 1, 2018, pp. 2 ss.

Citazioni normativa

Codici, leggi e decreti

art. 1 comma 1, c.c.

art. 25 comma 2, l. n. 47/1948

artt. 34 e ss. d.lgs. n. 58/1998

art. 3-bis d.l. n. 63/2012

art. 21 comma 1-ter, lett. a), l. n. 196/2009

art. 1 d.p.r. n. 72/2022

art. 2 d.m. Giust. 14 febbraio 2017, n. 34

Direttive e regolamenti UE (CE o CEE):

direttiva 2010/30/UE

con specificazione: direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio

art. 107 direttiva 2009/65/CE, oppure art. 15.2 direttiva 86/653/CEE

regolamento (UE) n. 86/2010 della Commissione

regolamento (CEE) n. 2658/87, oppure regolamento (CE) n. 1186/2009 del Consiglio

Citazioni giurisprudenza

Cassazione civile e penale

Cass. civ. 2 ottobre 2021, n. 120623

Cass. civ., sez. I, 15 novembre 1999, n. 5252

Cass. civ., sez. un., 15 ottobre 2020, n. 2536

Cass. pen. 5 febbraio 2021, n. 12062

Cass. pen., sez. V, 15 ottobre 2020, n. 23536

Cass. pen., sez. un., 15 novembre 2010, n. 2357

Altra giurisprudenza

Corte cost. 28 dicembre 2021, n. 261

App. Milano 15 novembre 2010, n. 453

Trib. Roma 17 aprile 2019, n. 223

Ass. 30 maggio 2003

Ass. app. 12 giugno 2006

G.i.p. Trib. Milano 13 giugno 2007

Giurisprudenza amministrativa

Cons. Stato, sez. VI, 26 gennaio 1999, n. 59

Cons. Stato, Ad. Plen., 26 gennaio 1999, n. 236

TAR Lombardia, Milano, sez. IV, 13 febbraio 2008, n. 321

TAR Lazio, Roma, 11 maggio 2006, n. 3483

Corte di Giustizia dell’Unione europea

Corte Giust. UE 13 maggio 2014, causa C-131/12

+ eventuale precisazione delle parti: Corte Giust. UE 13 maggio 2014, causa C-131/12, Google Spain SL, Google Inc. contro

Agencia Espanola de Protection de Datos (AEPD), Mario Costeja Gonzàlez.

Corte europea dei diritti dell’uomo

Corte EDU, 13 febbraio 1969, causa C-185/91,

+ eventuale precisazione delle parti: Corte EDU, 13 febbraio 1969, causa C-185/91, Roper contro Simmons

+ eventuale precisazione di cause riunite: Corte EDU, 4 settembre 2014, cause riunite da C-184/13 a C-187/13, C-194/13, C-195/13 e C-208/13 (in questo caso omettere le parti)

Verifiche e particolarità         

  • I titoli sono senza punto di chiusura.
  • il trattino lungo (−) nel testo si può usare per un inciso, in alternativa a virgole o parentesi tonde oppure negli elenchi.
  • trattino breve (-) si usa, ad esempio, negli articoli (es.: art. 416-bis c.p.).
  • La nota che contiene una citazione può iniziare direttamente con il nome dell’autore o con la citazione della giurisprudenza, senza necessità di scrivere “V.” “Cfr.” o “In tal senso”.
  • Per i rinvii interni: rinviare al numero del paragrafo (o alla sezione e al paragrafo), non alla pagina perché la numerazione rimane provvisoria fino alle seconde bozze.
  • Controlla il punto alla fine della frase e alla fine della nota. Se una frase finisce con un punto derivante da un’abbreviazione, non aggiungere un ulteriore punto di chiusura della frase. Ad esempio: come previsto dall’art. 67 l. fall. e non come previsto dall’art. 67 l. fall..